25.01.00; prot. 122/H; da: Servizio Cura e Riabilitazione (Dott. R. Calabria)
Referente: Dott.ssa L. Marcuzzo
OGGETTO: Aggiornamenti note CUF
e p.c.
Con provvedimento del 01.09.99, pubblicato sulla G.U. n°12 del 17.01.2000 la C.U.F. ha modificato la nota 51 precisando che le specialità medicinali sottoriportate sono concedibili a carico del S.S.N. solo per le indicazioni specificate:
CARCINOMA DELLA PROSTATA
P.A. Triptorelina |
Suprefact Nasale 1 fl Suprefact sc 1 fl. 5,5 ml Suprefact Depot sc 1 sir Suprefact Depot tre mesi sc 1 sir Decapeptyl im 1 fl. 3,75mg + f Decapeptyl 1 fl. 11,25mg Zoladex "3,6" sc 1 sir Zoladex "10,8" sc 1 sir Enantone "3,75" 1 fl Enantone "11 25" 1 fl |
CARCINOMA DELLA MAMMELLA
P.A. Triptorelina |
Decapeptyl im 1 fl. 3,75mg + f Decapeptyl 1 fl. 11,25mg Zoladex "3,6" sc 1 sir Enantone "3,75" 1 fl Enantone "11 25" 1 fl |
ENDOMETRIOSI FIBROMI UTERINI NON OPERABILI P.A. Triptorelina P.A. Goserelina P.A. Leuprorelina |
Decapeptyl im 1 fl. 3,75mg + 1 fl Decapeptyl 1 fl. 11,25mg Zoladex "3,6" sc 1 sir Enantone "3,75" 1 fl Enantone "11 25" 1 fl |
PUBERTA' PRECOCE P.A. Triptorelina P.A. Leuprorelina |
Decapeptyl im 1 fl. 3,75mg + f Enantone "3,75" 1 fl |
TRATTAMENTO PRECHIRURGICO P.A. Triptorelina P.A. Goserelina P.A. Leuprorelina |
Decapeptyl im 1 fl. 3,75mg + f Zoladex "3,6" sc 1 sir Enantone "3,75" 1 fl |
Le indicazioni sopra riportate, diversificate per principio attivo e per singole specialità si riferiscono alle indicazioni cliniche richieste dalle aziende farmaceutiche e successivamente autorizzate dal Ministero della Sanità. Tutti i trattamenti sopra indicati sono prescrivibili solo su diagnosi e piano terapeutico (posologia e durata del trattamento) di centri specializzati, universitari o delle Aziende Sanitarie, individuati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano. "Registro USL"
"COMMENTO ALLA NOTA 51"
Struttura: analoghi dello LHRH.
Meccanismo d'azione: le dosi iniziali stimolano la produzione di FSH ed LH; un trattamento prolungato determina desensibilizzazione dei recettori ipofisari e inibizione della produzione di entrambi gli ormoni gonadotropi, funzionalmente si determina una condizione di castrazione farmacologica.
INDICAZIONI: Carcinoma prostatico: gli
analoghi della gonadorelina stimolano la produzione di gonadotropine nei primi
giorni di trattamento, ma introducono ipogonadismo per blocco funzionale
ipofisario nel trattamento prolungato. Nell'uomo l'impiego ripetuto di questi
farmaci riduce il testosterone circolante a valori inferiori al 10% rispetto a
quelli normali. L'aumento del testosterone conseguente alla fase stimolatoria
iniziale può indurre un aggravamento della sintomatologia dei carcinomi
prostatici. L'uso clinico di questi principi attivi è soprattutto connesso
all'inibizione della steroidogenesi da essi indotta. Il leuprolide in uno studio
randomizzato ha mostrato gli stessi risultati del DES in pazienti metastatici.
La goserelina in diversi trial clinici controllati è risultata efficace quanto
l'orchiectomia. La stessa evidenza si ha anche per la triptorelina, la
buserelina e il leuprolide. Pare inoltre che le reline possano agire non solo
sulle neoplasie androgeno-dipendenti, ma anche su quelle androgeno-indipendenti
a causa di una verosimile interferenza con l'attività stimolante
sullo "epidermal growth factor". In genere nella malattia avanzata le
risposte obiettive, entro i primi
tre mesi di trattamento, si aggirano intorno al 50%; un ulteriore 25% mostra una
stabilità di malattia, mentre il restante 25% progredisce.
Carcinoma mammario: l'uso clinico di questi principi attivi è soprattutto
connesso all'inibizione della steroidogenesi da essi indotta, cioè al blocco
farmacologico della funzione ovarica. Nelle pazienti in premenopausa e
perimenopausa portano ad uno stato menopausale alterando i livelli ovarici di
estradiolo, LH e FSH. Nella malattia metastatica le risposte obiettive si
aggirano intorno al 37-45%. Un recente trial clinico randomizzato ha evidenziato
un "overall survival" in donne con metastasi simile a quella dell'ovariectomia.
La positività per i recettori per gli estrogeni (RE+) è predittiva di
risposta. Tuttavia, vista la possibile interferenza con il fattore di crescita
"epidermal growth factor", non può essere, in teoria, esclusa
un'attività RE indipendente. In postmenopausa i risultati sono meno
soddisfacenti con risposte obiettive dell' 11% in pazienti RE+.
Pubertà precoce: può portare ad uno sviluppo anche dei caratteri sessuali
secondari, con conseguente maturazione scheletrica ed interruzione precoce dello
sviluppo della statura. Il limite inferiore di età per l'inizio della pubertà,
ancorchè non semplice da definire, può essere stabilito a 7 (7-13 anni) anni
per le femmine e a 9 anni (9-13,5) per i maschi. Solo la pubertà precoce di
origine centrale (pubertà precoce vera o LHRH dipendente) risponde al
trattamento con analoghi stabili dello LHRH naturale. L'uso di analoghi dello
RHLH è stato raccomandato da un comitato di approvazione dello FDA. I benefici
della terapia della sessualità precoce includono una completa cessazione del
ciclo mestruale nelle ragazze, l'interruzione o un netto rallentamento della
maturazione dei caratteri sessuali secondari, il restaurarsi di comportamenti
adeguati all'età anagrafica, la prevenzione della maturazione scheletrica
precoce; quest'ultimo effetto previene anche la riduzione della statura in età
adulta.
Endometriosi: la terapia con reline dell'endometriosi è di elevata efficacia.
Scompaiono i dolori, si ha una rapida involuzione degli impianti nell'endometrio
ed aumentano le probabilità di successo del trattamento dell'infertilità.
Trattamento prechirurgico: il trattamento per tre mesi con reline di pazienti
metrorragiche, in preparazione ad interventi chirurgici sull'utero, porta ad una
netta riduzione delle formazioni fibroidi uterine ed aumenta il successo di
interventi di tipo conservativo che consentono di preservare la fertilità in
donne giovani.
*-*-*-*-*-*-*-*
Con Decreto del 29 dicembre 1999, pubblicato sulla G.U. n° 11 del 15.01.2000, la Commissione Unica del Farmaco ha modificato la nota 65 come segue (decreto 1 e decreto 2 - ndr):
Classe A "limitatamente
all'indicazione: Sclerosi multipla relapsing-remitting (recidivante-remittente)
nei pazienti con punteggio di invalidità con:preso tra 1 e 5,5 all'EDSS di
Kurtzke".
La prescrizione e
la dispensazione è riservata a centri autorizzati dal Ministero della Sanità;
Registro U.S.L.
P.A. interferone beta 1a ricombinante P.A. interferone beta 1b ricombinante
Solo per il P.A. interferone
beta 1b ricombinante:
Classe A: "limitatamente a11'indicazione: Sclerosi secondaria".
La prescrizione e la dispensazione è riservata a centri autorizzati dal
Ministero della Sanità;
Registro U.S.L.
*-*-*-*-*-*-*-*
Con Provvedimento del 01.09.99, pubblicato sulla G.U. n° 12 del 17.01.2000 la C.U.F. ha modificato ed integrato le seguenti note:
NOTA 2 bis Classe B:"Limitatamente
alle indicazioni calcolosi colesterinica".
La calcolosi colesterinica
potenzialmente trattabile con acidi biliari è caratterizzata da calcoli singoli
o multipli (diametro uguale o inferiore a 1 cm), radiotrasparenti, e con
colecisti funzionante; pazienti non obesi con sintomatologia modesta (coliche
non molto frequenti o severe). Altra indicazione è la presenza in colecisti di
frammenti di calcoli post-litotripsia. Nella colelitiasi, la terapia con sali
biliari ottiene la dissoluzione dei calcoli solo in una parte dei pazienti,
variabile in relazione a fattori diversi (dimensione dei calcoli, funzionalità
della colecisti, ecc.) è seguita frequentemente dalla formazione di nuovi
calcoli (50-60% a 5 anni), non trova indicazione nei pazienti con coliche ravvicinate o severe; infine,
l'alternativa chirurgica, laparoscopica o con
minilaparotomia, è risolutiva e a basso rischio. Per tutte queste ragioni,
questa indicazione dei sali biliari è classificata in fascia B. Si è ritenuto
opportuno limitare l'uso dei sali biliari ai pazienti con caratteristiche
definite ("ottimali") per la dissoluzione dei calcoli, che raggiunge
in questi casi percentuali fra il 48% e il 60%. Tali caratteristiche, presenti
in circa il 15% dei pazienti, sono quelle riportate nella nota.
P.A.: sale di magnesio triidrato
dell'acido chenodesossicolico e ursodesossicolico.
P.A. : acido
ursodesossicolico.
NOTA 28 il testo è sostituito dal
seguente:
Classe A "Limitatamente alle
indicazioni: carcinoma dell'endometrio, della mammella, della prostata e del
rene e alla sindrome anoressia/cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e
da AIDS".
La rimborsabilità della sindrome
anoressia/cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS è limitata
ai soli principi attivi medrossiprogesterone e megestrolo per i quali detta
indicazione risulta autorizzata.
NOTA 32
Punto 2) Solo Interferone Alfa-2A ricombinante: anche carcinoma renale avanzato; linfoma cutaneo a cellule T,
melanoma
maligno trattato chirurgicamente.
NOTA 42 il testo è sostituito dal
seguente:
Classe A "Limitatamente alle
lesioni osteolitiche da metastasi ossee e da mieloma multiplo.
P.A. acido
clodronico (disodio clodronato).
Classe A "Limitatamente al
trattamento del morbo di Paget osseo.
P.A. acido etidronico (sodio etidronato)
NOTA 54 il testo è sostituito dal
seguente:
Classe A "Limitatamente alle
indicazioni: sindromi epilettiche, convulsioni febbrili":
P.A. Clonazepan
P.A. Diazepam (solo confezioni in gocce e in fiale)
NOTA 67
Viene aggiunto il P.A. Topiramato.
NOTA 71
Viene aggiunto il P.A. Fatt IX di
coagulazione da DNA ricombinante
NOTA 81
Viene aggiunto il P.A. Parnaparina.
LA NOTA 34 è abrogata, attese le indicazioni autorizzate ed i medicinali in essa previsti restano classificati in classe B.
I dati variati rispetto alla precedente stesura sono riportati in corsivo.