Determina AIFA 13.01.25 - Propycil - allegato 1

  Allegato 1

(Determina dell'Agenzia Italiana del Farmaco, 13 gennaio 2025)

Denominazione: PROPILTIOURACILE (Propycil).

Indicazione terapeutica: trattamento dell'ipertiroidismo nel primo trimestre di gravidanza e nei pazienti intolleranti al metimazolo.

Criteri di inclusione:
pazienti con ipertiroidismo di nuova diagnosi con reazioni avverse al metimazolo iniziato con dosi di attacco;
intolleranza o controindicazioni al metimazolo;
pazienti con ipertiroidismo in terapia di mantenimento con metimazolo che non possono assumerlo a causa di reazioni allergiche o effetti avversi significativi;
ipertiroidismo in gravidanza, limitatamente al primo trimestre;
donne in terapia con metimazolo per malattia di Basedow-Graves che vogliono intraprendere una gravidanza nonostante la malattia.

Criteri di esclusione:
pazienti con ipersensibilitą nota al «propiltiouracile» o a uno dei suoi componenti;
donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza (raccomandato il passaggio al metimazolo per ridurre il rischio di epatotossicitą);
pazienti con storia di epatotossicitą grave;
pazienti con storia di vasculite ANCA-associata;
pazienti con neutropenia preesistente (<500/mm³), dato il rischio di agranulocitosi;
uso concomitante con farmaci mielotossici: «propiltiouracile» non deve essere somministrato insieme con farmaci che possono danneggiare il midollo osseo, poichč aumenta il rischio di effetti collaterali ematologici.

Periodo di prescrizione a totale carico del Servizio sanitario nazionale:
fino a nuova determina dell'Agenzia italiana del farmaco.

Piano terapeutico:
posologia e modalitą di somministrazione:
dose iniziale:
ipertiroidismo moderato-severo: 300-450 mg/die di «propiltiouracile», suddivisi in tre somministrazioni;
crisi tireotossica: dosaggi pił elevati fino a 600-900 mg/die di «propiltiouracile», sempre suddivisi in tre somministrazioni.
dose di mantenimento:
50-100 mg/die di «propiltiouracile», in base alla risposta clinica e ai parametri di laboratorio;
la somministrazione deve avvenire a intervalli regolari (ogni 8 ore).
Donne al primo trimestre di gravidanza affette da malattia di Basedow: 50 mg/die di «propiltiouracile» o la minima dose efficace a mantenere i livelli di FT4 materni nel limite di normalitą riconosciuto in gravidanza.
Donne in cura con metimazolo per malattia di Basedow-Graves che vogliono intraprendere una gestazione nonostante la malattia: da trattare in genere con 50-100 mg/die di «propiltiouracile».
In caso di insufficienza renale, le dosi di «propiltiouracile» devono essere ridotte e si raccomanda un attento monitoraggio.

Altre condizioni da osservare:
le modalitą previste dagli articoli 4, 5, 6 del provvedimento datato 20 luglio 2000 citato in premessa, in relazione a: art. 4: istituzione del registro, rilevamento e trasmissione dei dati di monitoraggio clinico ed informazioni riguardo a sospensioni del trattamento (mediante apposita scheda come da provvedimento 31 gennaio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2001); art. 5: acquisizione del consenso informato, modalitą di prescrizione e di dispensazione del medicinale; art. 6: rilevamento e trasmissione dei dati di spesa.

Parametri per il monitoraggio clinico:
monitoraggio ematologico:
emocromo ogni 2-4 settimane di trattamento o in caso di patologie febbrili e/o respiratorie per individuare precocemente eventuali agranulocitosi.
Funzionalitą epatica:
transaminasi sieriche (ALT, AST) e bilirubina in basale e periodicamente durante il trattamento, specialmente nei primi sei mesi. Interrompere il trattamento se si sviluppano segni clinici o biochimici di epatotossicitą.
Funzione tiroidea:
TSH, FT4, e FT3 ogni quattro-sei settimane o in base a giudizio clinico per regolare il dosaggio.
Gravidanza:
controlli ostetrici regolari e monitoraggio ecografico per individuare precocemente eventuali malformazioni fetali;
anticorpi ANCA (se clinicamente indicato): in caso di vasculite sospetta (es. manifestazioni cutanee, renali o polmonari).

Considerazioni speciali:
allattamento: il «propiltiouracile» č escreto nel latte materno in quantitą limitate; dosi materne fino a 300 mg/die non sono state associate a ipotiroidismo nei neonati.